Sportello ascolto
Novara – Via Marconi 3H
Servizi di informazione: sanitaria, legale, amministrativa e lavorativa.
Lo sportello è attivo anche su appuntamento telefonando al 342 1372463 (H24)
Quasi tutte le vittime di tratta per sfruttamento sessuale sono donne, anche se non manca la presenza di ragazzi minorenni e persone transessuali. Spesso sul territorio novarese il fenomeno riguarda donne nigeriane che vengono sfruttate e gestite da un’altra donna, chiamata madam. Anche lei nigeriana, spesso è presente in strada insieme a loro.
Le vittime vengono tenute sotto controllo, sotto minaccia sia fisica che psicologica. Spesso sono tenute a ripagare un debito esagerato rispetto agli esigui guadagni del loro “lavoro”. Il rischio è che venga fatto del male ai figli, fratelli, genitori, che sono rimasti nel paese d’origine.
All’interno di Liberazione e Speranza abbiamo diverse figure professionali: educatrici, operatrici, l’assistente sociale e la mediatrice interculturale. Lavoriamo in sinergia per far ritrovare serenità, sicurezza, autostima e autonomia alle donne che decidono di uscire dai vincoli della tratta. Soprattutto crediamo che ogni donna debba innanzitutto riappropriarsi del proprio progetto migratorio.
Suddivise in equipe di due o tre persone, operiamo un servizio di unità di strada sia diurno che notturno. Monitoriamo le strade di alcune zone di Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola. Cerchiamo di avvicinare le donne costrette a prostituirsi con il dialogo e una relazione di fiducia. Solo dopo proponiamo loro di venire allo Sportello di Ascolto e iniziare un percorso di fuoriuscita dai brutali meccanismi che le vedono coinvolte.
Grazie alla cooperazione dell’equipe professionale della nostra cooperativa, le ragazze vengono sostenute a intraprendere un percorso educativo per sviluppare le loro competenze. Crediamo fermamente che l’educazione e la formazione sono alla base di un percorso di autonomia e di crescita personale della donna. Cerchiamo in tutti i modi di far conseguire a loro un titolo di studio riconosciuto e valido in Italia, almeno la licenza media e una qualifica professionale.
Alle ragazze ospiti delle case di accoglienza proponiamo sempre dei percorsi individualizzati di inserimento socio-lavorativo con progetti mirati all’apprendimento della lingua, alla formazione professionale e ai tirocini lavorativi. Il lavoro è una forma importante di riscatto e di autonomia.
Tramite gli operatori informiamo le ragazze dei loro diritti civili. A volte ci avvaliamo della consulenza di legali esterni competenti sulla tema della tratta.
Sosteniamo le ragazze che desiderano e hanno il coraggio di denunciare le madam e gli sfruttatori. Le aiutiamo a redigere una memoria, le accompagniamo dalle forse dell’ordine e le sosteniamo negli atti burocratici necessari alla denuncia.
Le ragazze insieme alla mediatrice interculturale, avviano un processo, faticoso e lungo di ricostruzione della loro storia personale. L’obiettivo è recuperare la propria autodeterminazione e autostima, che è stata duramente calpestata nel periodo di sfruttamento.
Accompagniamo le ragazze che hanno bisogno di cure sanitarie presso le strutture più idonee presenti sul territorio. In questo modo possono ricevere assistenza e indicazioni utili alla loro salute.
Le ragazze che decidono di intraprendere un percorso di fuoriuscita dalla tratta vengono ospitate in una delle nostre case accoglienza fino a quando la donna non diventa autonoma. Per noi è importante mettere in atto un percorso che vede la realizzazione di piccole comunità di vita e non di convivenze forzata.